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Prevenzione, manutenzione e controlli periodici:
Per evitare che le caldaie si trasformino in bombe a orologeria all’ interno delle abitazioni.
Solo l’anno scorso, su 613 interventi dei vigili del fuoco, la metà, circa 332, hanno riguardato le fughe di gas. La legge (dpr. 412/93) prevede la possibilità di avviare gli impianti termici dal 1° novembre al 15 aprile. A Roma quelli autonomi, pari a 8.566 MW, sono 632mila, mentre quelli centralizzati, con potenza di 6mila MW, sono 26mila. L’86% degli impianti superiori a 35kW e la quasi totalità degli impianti autonomi della Capitale, inferiori a 35 kW, sono alimentati a metano. Il 13% degli impianti centralizzati è alimentato a gasolio e solo l’1% degli impianti centralizzati sono alimentati dacombustibili diversi (per lo più biodiesel, gpl e pellets). Il gpl risulta quello più utilizzato nelle zone periferiche delle città non servite dalla rete gas.
Ecco il vademecum indirizzato alle famiglie e agli amministratori di condominio per conservare gli impianti termici in sicurezza.
Appuntamento con tecnico abilitato. Per le caldaie a gas, il controllo deve essere effettuato periodicamente, almeno due settimane prima rispetto all’arrivo dei primi freddi, rispettando il calendario previsto dal costruttore nel libretto di istruzioni e ricorrendo all’intervento di un tecnico abilitato. Gli inconvenienti di un intervento d’emergenza. Senza prevenzione, la caldaia può andare in blocco, rendendo necessario un intervento urgente con l’inconveniente di restare senza riscaldamento e acqua calda, non reperire tempestivamente il manutentore e pagare salato l’intervento. Check up. I controlli devono riguardare: 1 il livello dell’acqua; 2 il funzionamento del termostato ambiente e la carica delle batterie; 3 lo spurgo dell’aria presente nei radiatori. 4 Efficienza energetica. Una caldaia ‘sostenibile’ garantisce efficienza, meno emissioni inquinanti .
5 Sicurezza. Per la sicurezza delle abitazioni e l’incolumità degli abitanti è opportuno che: gli apparecchi di utilizzazione del gas siano installati in locali adeguatamente ventilati per consentire l’afflusso ,gli apparecchi che garantiscono la fuoriuscita dei fumi della combustione siano raccordati a sistemi di scarico (camini, canne fumarie, ecc.) efficienti;
siano sempre tenute sotto controllo perdite gas dai tubi. 6 Tubi a regola d’arte. Ecco alcune importanti regole per la corretta manutenzione delle tubazioni:
quelle in vista non devono essere utilizzate per appendervi panni o quant’altro; gli apparecchi fissi e quelli a incasso devono essere collegati all’impianto con un tubo metallico rigido e raccordi idonei, oppure con un tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete continua, munito di estremità filettate; gli apparecchi mobili, non da incasso, possono essere collegati all’impianto del gas con uno speciale tubo flessibile in gomma; Il tubo non deve essere sottoposto a sforzi né collocato in posizioni che possano provocare deformazioni, rotture o surriscaldamento; il tubo in gomma deve essere sostituito almeno una volta ogni cinque anni, entro la data di scadenza stampigliata sul tubo stesso.
a cura del CNA di Roma
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